Smetto quando voglio ?

Alla fine, ci sono andato in comunità, non ne potevo più. Anche perché ne hanno messa su una
non lontano da casa mia e conosco un po’di gente che la frequenta. Quattro palazzi e un grande
giardino. Si chiama ‘Gli amici di Artemide’, come la dea della luce.

Hanno avuto gli incentivi dalla Regione perché dicono che stia diventando un vero problema per tutti e che dobbiamo aspettarci delle terribili conseguenze. Lo dice anche il mio amico Gianmaria.

Ho cominciato a usarla da piccolo, come tutti quelli che stanno lì. Prima ne consumi talmente poca che nemmeno te ne accorgi, ma poi inizi ad aumentare sempre più la dose e ne perdi il controllo. Gli adulti sono i peggiori. A casa, in ufficio, in palestra. Da solo e insieme agli altri. E ti sembra tutto così normale.

Dove la compravo? La trovi ovunque e non c’è nemmeno bisogno di uscire di casa. I fornitori li conoscono tutti, indirizzo e numero di telefono compresi e puoi cambiarli senza problemi. Non si arrabbiano, anzi. Ne vendono talmente tanta che di clienti c’è piena la città.

In genere, quella che arriva da fuori è la migliore. Ne puoi usare parecchia, tutta insieme o poco per volta. L’unico problema è che quando ti arriva la devi consumare subito. Non la puoi conservare, altrimenti non funziona più. A dire il vero, c’è anche la possibilità di farsela da solo, in casa. Non è molto difficile. Vendono il kit, tutto compreso. Però non sempre ti viene bene e poi non è molto facile passarla agli amici.

Lì in comunità è tutto diverso. Ci insegnano che è possibile farne a meno quando non serve. Stiamo anche provando a montare tutti insieme uno di quei kit per farcela da noi e condividerla.

Io non ci dormo la notte. Cammino sudato per la stanza buia, trattenendo i desideri di un tempo e cercando di convincermi che potrei vivere meglio se solo fossi capace di usare meglio il cervello.

Gran brutta bestia…l’energia

Consumi troppa energia ? Canta che ti passa.

Ricordate Electricity ? Era il 1979, anno della rivoluzione iraniana e della seconda grande crisi energetica. Gli Orchestral Manoeuvres in the Dark, gruppo britannico di musica new wave e synth pop, cantavano questa bellissima canzone che affronta il tema dell’impiego dissennato delle fonti di energia.

Electricity

Our one source of energy
The ultimate discovery
Electric blue for me
Never more to be free
Electricity
Nuclear and HEP
Carbon fuels from the sea
Wasted electricity
Our one source of energy
Electricity
All we need to live today
A gift for man to throw away
The chance to change has nearly gone
The alternative is only one
The final source of energy
Solar electricity
Electricity
Electricity
Electricity
Electricity
Electricity
Compositori: Andrew Mc Cluskey / Paul David Humphreys
Testo di Electricity © BMG Rights Management US, LLC

AAA. Scienziati di strada cercasi

Qualche anno fa, la rivista Science pubblicava un celebre articolo a firma di un nutrito gruppo di ricercatori inglesi dal titolo “From PUS to PEST” (“Dalla Percezione Pubblica della Scienza all’ Impegno Pubblico in Scienza e Tecnologia”). Questo documento ha rappresentato una tappa fondamentale nel dibattito sulla comunicazione pubblica della scienza e della tecnologia.

Ieri pomeriggio insieme a Marco Gisotti, grandissimo giornalista e divulgatore scientifico nonché amico di lunga data, abbiamo provato un nuovo modo di raccontare al pubblico di scienza e tecnologia. Lo abbiamo fatto in un luogo poco convenzionale come un museo di arte contemporanea, eravamo al Maxxi di Roma, e con una modalità altrettanto poco convenzionale, a metà strada fra il teatro e il situazionismo.

Un operaio di una centrale elettrica (Annibale alias me) ed un professore (Gisotti alias Gisotti) hanno parlato di blackout e tecnologia, dei modi di produrre energia e di risparmiarla alternando il racconto immaginifico al polverino di carbone sulle mani dell’operaio, la citazione colta all’alternatore di un’auto scomposto e fatto passare fra il pubblico per mostrare la legge di Faraday.

Questa nuova modalità di divulgare l’abbiamo chiamata Scienza di strada e il nostro obiettivo è di favorire la comunicazione e lo scambio di conoscenze fra il pubblico per aumentare il grado di consapevolezza di ciascuno di noi sui processi che sempre più caratterizzano la società contemporanea e fornire i mezzi per le scelte democratiche che possano aiutare a migliorare la qualità della vita.

Ma da soli potremmo fare poco.  C’è bisogno dell’aiuto di tanti altri scienziati di strada, uomini e donne che si occupano di scienza per professione e per passione e che vogliono dedicare qualche ora del proprio tempo all’alfabetizzazione scientifica e tecnologica nella propria quotidianità ( al bar, al mercato, sul luogo di lavoro, etc.) o nell’ambito di azioni più strutturate come quella di ieri sera al MAxxi.

Tutti coloro che fossero interessati possono inviarci una mail all’indirizzo:

info@scienziatidistrada.it

 

Vi aspetto ai tre appuntamenti di ENERGIA FATTA AD ARTE al MAXXI (Roma)

ENERGIA FATTA AD ARTE – Piccole storie portatili per sopravvivere al Blackout

In occasione della mostra BLACKOUT. ALLORA & CALZADILLA, il MAXXI in collaborazione con ENEA, organizza una serie di incontri pensati per affrontare alcune delle emergenze della contemporaneità come la sostenibilità ambientale e le energie rinnovabili. A partire dalle opere in mostra Marco Gisotti, giornalista ambientale e Antonio Disi, ricercatore di ENEA, incontreranno il pubblico del Museo per condividere punti di vista differenti, soluzioni possibili, meccanismi tortuosi e modelli validi per una energia pulita e sostenibile. Tre storie che uniscono informazione e conoscenza, energia artistica e tecnologica, stimolando il desiderio di vivere in armonia con la natura salvaguardando lo sviluppo efficiente del pianeta.

Black out. Quando l’energia non c’è più – 21 aprile
(opera di riferimento  Blackout, 2017)

L’energia non si vede e questo rende difficile comunicare quanto essa sia preziosa e importante. Il blackout può essere considerato forse l’unico momento in cui tutti ci accorgiamo della mancanza di energia e di quanto essa sia fondamentale per alimentare le tecnologie che soddisfano i nostri bisogni. Ma il black out è anche una frontiera dove ognuno di noi si pone domande sul possibile futuro prossimo. Tutto tornerà come prima oppure qualcosa cambierà?

Petrolio, mon amour ! – 28 aprile ore 17.00
(
Opera di riferimento Petrified Petrol Pump, 2012)

Sono passati 150 anni dall’attivazione del primo pozzo e il petrolio rimane ancora la fonte di energia più diffusa al mondo e, come se non bastasse, i derivati del petrolio sono dappertutto intorno a noi. Il petrolio, da un punto di vista produttivo, è una fonte energetica molto efficiente perché ha la più alta concentrazione di energia di qualsiasi altro combustibile fossile e si estrae in forma liquida, cosa che lo rende facilmente trasportabile e immagazzinabile.

Un dialogo per guardare il mondo attraverso la lente del petrolio e immaginare un futuro diverso.

L’energia in frantumi. Da grande farò il prosumer ! – 19 maggio
(Solar Catastrophe, 2016)

Il settore dell’energia è da tempo in una fase di profonda transizione. Il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ed efficienza, unito ad una forte innovazione tecnologica, sta infatti portando ad una rivoluzione della catena del valore e all’affermarsi di nuovi paradigmi di consumo e produzione, incentrati sulla generazione diffusa e sui sistemi intelligenti di connessione e scambio con la rete.  Con questo nuovo paradigma, anche un semplice cittadino potrà diventare un prosumer, allo stesso tempo produttore e consumatore di energia pulita prodotta attraverso le fonti rinnovabili. Cosa succederà? E noi saremo capaci di cambiare?

In collaborazione con ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Ingresso singolo – euro 5

Abbonamento ai tre incontri – euro 10

Ingresso gratuito con il biglietto del museo e per i possessori della card myMAXXI

L’iniziativa è parte del programma di EUREKA! Roma 2018 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale”

[COMUNICATO STAMPA]

Silver age e consumo di energia. L’Italia è pronta ad affrontare la sfida?

La popolazione italiana sta invecchiando e, in un futuro non molto lontano, eserciterà una pressione importante sui servizi di sanità pubblica e di previdenza, sull’economia e sull’assistenza sociale. Ma quali saranno gli effetti di tale aumento sul consumo di energia a livello residenziale? Continua a leggere Silver age e consumo di energia. L’Italia è pronta ad affrontare la sfida?