Previsioni del tempo truffa? Come difendersi dai Metesòla.

Nella vita quotidiana, le previsioni meteorologiche svolgono un ruolo fondamentale nell’aiutarci a pianificare le nostre attività e prendere decisioni informate riguardo al tempo atmosferico.

A casa dei miei nonni contadini c’era un solo momento della giornata in cui tutti dovevamo rimanere in silenzio. Alle diciannove e cinquanta in punto, quando su Rai Uno andava in onda ‘Che tempo fa’, trasmissione condotta da meteocolonnello Edmondo Bernacca.

Uomo di altri tempi Bernacca, sempre elegante e sorridente. In piedi davanti alle sue carte ricamate di isobare, presentava le previsioni per i giorni seguenti. I miei nonni lo veneravano e, come loro, tutti i contadini dello Stivale. Con il suo carisma e le previsioni accurate, era diventato una figura di riferimento per chi cercava conforto e fiducia nelle sue parole riguardo al clima e alle stagioni.

A onor del vero, mia nonna le previsioni se le faceva anche da sola utilizzando le calenne, un antico metodo di previsione stagionale del tempo basato sull’esperienza e l’osservazione, in particolare nel periodo tra il tredici dicembre e il sei gennaio.Il metodo si basa sulla suddivisione di questo periodo in due fasi. Le ‘dritte’ rappresentano la prima parte dell’anno e le ‘rovesce’ la seconda. Queste fasi venivano osservate attentamente per interpretare i fenomeni atmosferici e trarre conclusioni riguardo alle condizioni meteorologiche dell’intero anno successivo.

Era un po’ il connubio fra sacro e profano. La saggezza popolare delle calenne era complementare alla scienza meteo. Le previsioni sofisticate di Bernacca, basate su dati e modelli, fornivano ai miei nonni una visione più ampia del clima, ma la saggezza popolare aggiungeva un tocco locale e dettagliato che non possiamo trovare altrove.

Tuttavia, oggi sta accadendo qualcosa di veramente grave.

In un’epoca in cui le informazioni sono abbondanti e facilmente accessibili, sono comparse improvvisamente delle figure che cercano di trarre vantaggio dalla nostra fiducia nel settore meteorologico. Questi individui, che definirei metesòla o metereologi truffatori, spesso diffondono informazioni inaccurate o ingannevoli, creando confusione e incertezza tra il pubblico.

In questo articolo, vorrei esplorare come riconoscere un metesòla e come proteggersi da informazioni fuorvianti. Partirò con una tassonomia delle truffe per comprendere meglio le tattiche che questi individui utilizzano per ingannare il pubblico per poi capire i motivi che ci spingono comunque a credere alle informazioni che vengono diffuse e concludere con alcuni consigli utili.

La Truffe Tipiche
I “meteosòla” o meteorologi truffatori possono utilizzare diverse strategie per ingannare il pubblico e diffondere informazioni fuorvianti riguardo alle previsioni meteorologiche.

Prima di tutto, adottano spesso un approccio sensazionalistico per attirare l’attenzione. Utilizzano esagerazioni e titoli accattivanti per promettere eventi atmosferici estremi o situazioni apocalittiche, suscitando ansia e interesse tra le persone.

Inoltre, possono fornire previsioni senza basi scientifiche, dati o spiegazioni a supporto delle loro affermazioni. Non riconoscono o ignorano le incertezze comuni delle previsioni meteorologiche e le presentano come certezze assolute, nonostante la natura mutevole del clima.

Un altro trucco che possono usare è quello di manipolare dati e grafici per presentare previsioni che sembrano più accurate di quanto siano in realtà. Questa manipolazione può essere sottile ma influisce sulla percezione del pubblico riguardo alla loro affidabilità.

Inoltre, i meteosòla possono utilizzare termini ambigui o vaghi nelle previsioni, consentendo loro di sostenere di avere previsto correttamente un evento anche se la previsione era poco chiara o incerta.

Infine, possono ignorare o non correggere gli errori passati nelle loro previsioni, mantenendo così la loro credibilità apparentemente intatta.

Ma perché ci crediamo comunque?
È una bella domanda che trova risposta dalle neuroscienze con i bias cognitivi e il ruolo del cervello emotivo nel processo decisionale.

Il cervello emotivo e i bias sono due aspetti cruciali della nostra mente che influenzano il modo in cui percepiamo il mondo e prendiamo decisioni. Il cervello emotivo è la parte del nostro cervello che gestisce le emozioni e le reazioni istintive. Quando siamo esposti a informazioni o situazioni emotivamente cariche, il cervello emotivo può prendere il sopravvento, influenzando la nostra percezione e il nostro comportamento.

I bias, d’altra parte, sono delle scorciatoie mentali che il nostro cervello utilizza per semplificare il processo decisionale. Queste distorsioni cognitive ci aiutano a prendere decisioni più velocemente, ma possono anche portarci a commettere errori e trarre conclusioni errate.

I bias possono influenzare la nostra interpretazione delle informazioni, portandoci a dare maggiore importanza a dati che confermano le nostre convinzioni preesistenti e a ignorare dati contrari.
Il cervello emotivo e i bias possono interagire tra loro, poiché le emozioni possono influenzare i bias e viceversa. Quando siamo emotivamente coinvolti in una situazione, tendiamo a essere più suscettibili ai bias e ad accettare più facilmente informazioni che corrispondono alle nostre emozioni.

Uno dei bias più comuni riguardo alle previsioni meteo è il bias dell’ancoraggio, che ci spinge a basare le nostre decisioni su un punto di riferimento iniziale. Quando sentiamo una previsione truffa, questa può fungere da ancoraggio, influenzando la nostra percezione del tempo atmosferico e portandoci a credere in modo acritico a ciò che ci è stato detto, anche se non ha fondamento scientifico.

Il cervello emotivo svolge un ruolo significativo in questo processo. Le previsioni meteorologiche spesso si concentrano su eventi estremi o pericolosi, come tempeste o alluvioni, che possono innescare una risposta emotiva di ansia o paura. Quando siamo preoccupati o spaventati, tendiamo a dare maggiore importanza alle informazioni che confermano le nostre emozioni, cercando rassicurazione e conferma nelle previsioni, anche se sono esagerate.

Un altro bias che gioca un ruolo è l’effetto dell’autorità. Quando le previsioni vengono presentate da fonti ritenute autorevoli, come noti meteorologi o servizi governativi, tendiamo a dare maggiore credibilità a tali informazioni, anche se possono essere fuorvianti o esagerate.

Il bias della conferma è un altro aspetto da considerare. Se abbiamo aspettative specifiche riguardo al clima, saremo più inclini a credere e a ricordare le previsioni che confermano ciò che ci aspettavamo, ignorando eventuali discrepanze o errori nelle previsioni.

Questi bias possono influenzare il nostro processo decisionale e portarci a credere comunque alle previsioni truffa, anche se potrebbero essere poco attendibili o prive di fondamento.
Per ridurre l’impatto di questi bias, è importante sviluppare una mente critica e valutare attentamente le fonti delle informazioni meteorologiche, cercando fonti affidabili e basate sulla scienza. Inoltre, imparare a gestire le emozioni e le ansie riguardo al clima può aiutare a prendere decisioni più razionali e informate riguardo alle condizioni atmosferiche.

Per concludere, come difendersi da un Metesòla
Per riconoscere e difendersi da una meteosòla, ci sono alcuni semplici suggerimenti da tenere a mente:

Verifica le fonti. Assicurati sempre di verificare le fonti delle informazioni meteorologiche. I meteorologi legittimi hanno credenziali riconosciute e si basano su fonti di informazione affidabili. Come dice mio figlio Carlo: “Io credo solo al Servizio dell’Aereonautica Militare”. Quindi, far riferimento solo ad agenzie meteorologiche governative o società di previsione del tempo rispettate.
Consulta diverse fonti. Non fidarti solo di un’unica fonte meteorologica. Confronta le previsioni da diverse fonti attendibili per ottenere una visione più completa e precisa del tempo atmosferico. In questo modo, puoi ridurre il rischio di essere ingannato da previsioni errate o esagerate.
Valuta il linguaggio che viene utilizzato. Presta attenzione al linguaggio utilizzato dai meteorologi. Sii cauto con coloro che fanno previsioni estreme o allarmistiche senza fornire dati o spiegazioni scientifiche a supporto delle loro affermazioni. I veri professionisti forniscono spiegazioni chiare e basate sulla scienza per le loro previsioni.
Guarda i risultati passati. Verifica le previsioni precedenti fatte dal meteorologo in questione. I professionisti affidabili dovrebbero avere una storia di previsioni accurate e basate sulla scienza. Se le loro previsioni passate sono risultate essere errate o poco attendibili, potrebbe essere un segnale di allarme.


Lascia un commento