La blockchain è un processo in cui un insieme di soggetti condivide risorse informatiche per rendere disponibile alla comunità di utenti un database virtuale generalmente di tipo pubblico ed in cui ogni partecipante ha una copia dei dati.
Una domanda che mi è sorta ( e non solo al sottoscritto) in questi mesi di discussione sulla liceità e convenienza delle criptovalute riguarda la possibilità di utilizzare la blockchain per migliorare la valutazione dell’efficienza energetica. Infatti, uno dei principali problemi collegati alle politiche di efficienza energetica riguarda la quantificazione del risparmio energetico perché gran parte del valore deriva da un sistema di rete o da una comunità.
E allora, la blockchain potrebbe essere utilizzata per scambiare negawatt ore (risparmio energetico) di energia nello stesso modo in cui alcuni progetti pilota, come ad esempio Brooklyn Microgrid, la stanno usando per scambiare kilowattora di energia rinnovabile? In questo progetto, i cittadini possono acquistare energia generata dai pannelli solari dei propri vicini. La blockchain consente questo scambio peer-to-peer, o più precisamente, neighbor-to-neighbour.
Visto che la principale sfida dell’efficienza energetica è di documentare il risparmio e ciò richiede una baseline di riferimento, perché non pensare a determinarla in modo automatico utilizzando le tecnologie dell’informazione e della comunicazione crittografando le ore di negawatt e condividendole attraverso la blockchain? Questo, probabilmente, ci aiuterebbe ad affrontare il fallimento del nostro mercato nel valutare correttamente il risparmio energetico, creando un mercato dell’energia dove comprare e vendere ore di negawatt.
In teoria, la blockchain potrebbe anche consentirci di collegare i benefici comuni, come una maggiore affidabilità o benefici ambientali per l’efficienza energetica e altre risorse, permettendo ai mercati di valutare questi benefici in base al tempo e al luogo di consegna e aggiungendo sicurezza allo scambio di informazioni tra clienti, amministratori di programmi e valutatori. Allo stesso modo in cui la blockchain autentica che un’unità di criptovaluta sia valida, potrebbe autenticare la validità di un volume di risparmio energetico del cliente.
Mercati più efficienti, programmi più efficaci: un tale futuro darebbe agli individui e alle aziende meccanismi per monetizzare il valore delle proprie risorse energetiche (compresi i risparmi energetici) rendendo più appetibile ed interessante gli sforzi per risparmiare energia.